domenica 24 marzo 2013

Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, Mark Haddon


Dopo un libro impegnativo e un articolo scientifico vorrei fare una breve recensione su un libro di narrativa molto piacevole. 

Alcuni autori, attraverso i libri romanzati o narrativi, scelgono di sensibilizzare i lettori su una tematica precisa: dalla guerra alla salute, dall'economia alla religione. Esistono numerosi libri che affrontano tematiche molto vicine alla psicologia e che introducono gli argomenti in modo soft, toccando le corde delle emozioni.
Il senso per cui viene inserito in questo blog di psicologia è perché parla di una patologia, la Sindrome di Asperger, che spesso ha bisogno di un aiuto psicopedagogico.

L'autore, Mark Haddon, attraverso il suo protagonista, ci descrive in modo accurato e verosimilmente le caratteristiche di chi ha questa malattia, ma non solo, affronta in punta di piedi anche le difficoltà di chi vive accanto a queste persone. 
La trama del libro è incentrata tutta sul personaggio principale, Christopher Boone, un ragazzino con la sindrome di Asperger, il quale trova nel giardino della vicina di casa, a mezzanotte e sette minuti, Welligton, il cane barbone di quest'ultima, morto infilzato da un forcone. 
Il ragazzino decide di comportarsi come un vero detective e scoprire l'assassino. 
Una trama semplice, con molti colpi di scena, ma la bellezza di questo libro è che Mark Haddon descrive i fatti come se fosse Christopher Boone. Il ragazzino parla delle sue difficoltà e della sua sviluppata intelligenza con naturalezza,semplicità e innocenza. Esprime i pensieri che spesso sono difficili da percepire in ragazzini con questa tipologia di malattia.

La Sindrome di Asperger (abbreviata in SA) è un disturbo pervasivo dello sviluppo imparentata che ha alcune affinità con l'autismo. Le persone portatrici di questa sindrome (la quali cause sono ancora ignote) sono caratterizzati dall'avere una persistente compromissione delle interazioni sociali, schemi di comportamento ripetitivi e stereotipati, attività e interessi molto ristretti. A differenza dell'autismo, però, non si verificano significativi ritardi nello sviluppo del linguaggio o dello sviluppo cognitivo.

I sintomi di questa malattia vengono descritti in modo molto creativo e interessante dall'autore. Di seguito elencherò i sintomi principali accennando come Mark Haddon l'argomento nel suo libro.
  • Limitate relazioni sociali: mancanza nel dimostrare empatia. I soggetti sperimentano difficoltà in aspetti basilare dell'interazione sociale, che può includere il mancato sviluppo di amicizie, la condivisione di interessi con altri, un deficit di reciprocità sociale o emotiva e un ridotto utilizzo del linguaggio non verbale come il contatto visivo, le espressioni facciali, la postura e i gesti. L'autore, attraverso il protagonista, manifesta queste difficoltà in modo esplicito dicendo che, anche se la sua insegnante di sostegno gli ha insegnato ad associare le emozioni agli smile (come nella figura) aveva ancora delle difficoltà a distinguerle nelle facce reali delle persone e che quando tirava fuori il foglietto degli smile per confrontare le espressioni della gente le persone se ne andavano. 
  • Problemi di comunicazione: una caratteristica comune nella comunicazione è il parlare verso (piuttosto che con) gli altri, con poca preoccupazione circa la loro reazione di risposta. Inoltre, i ragazzi con SA vengono a volte definiti come "piccoli professori" per il linguaggio troppo formale/ampolloso/pedante. Infine presentano alcune difficoltà nell'afferrare un senso diverso oltre quello letterale. Christopher Boone, per esempio, racconta di non saper raccontare le barzellette in quanto bisogna saper capire il senso delle parole diverso da quello letterale, cosa che lui non riesce a fare. 
  • Interessi perseguiti con ossessione: comportamenti motòrii stereotipati e ripetitivi (movimenti della mano, come sbattere o torcere, e complessi movimenti di tutto il corpo) sono una parte fondamentale per fare una diagnosi. Sono diversi dai tic nervosi in quanto sono più volontari e ripetuti meno ritmicamente. Un'altro comportamento evidente è la capacità di raccogliere e acquisire una grande quantità di informazioni dettagliate su un argomento senza necessariamente avere una reale comprensione dell'argomento considerato nella sua totalità. Questi interessi sono così pervasivi che spesso dominano l'interazione sociale e le attività. Nel libro sono molti i capitoli in cui il protagonista spiega dei teoremi matematici per spiegare, per esempio, la popolazione di rane in uno stagno o il problema dei Soldati di Conway.
  • Rituali inusuali: l'attrazione verso forme di attività in cui si possa ritrovare un certo ordine, una determinata logica è l'altra faccia della medaglia di una carente flessibilità e di un senso di inadeguatezza per le situazioni nuove. A causa di ciò, i bambini con SA spesso adottano comportamenti ossessivi e rituali inusuali nelle attività quotidiane fino ad arrivare a manifestare ragionamenti estremamente sofisticati, un'attenzione pressoché ossessiva rivolta ai dettagli delle cose o della comunicazione. Al protagonista del libro di Mark Haddon non piace il giallo e il marrone (che sono per lui il colore degli escrementi e dell'urina) e si rifiuta di mangiare qualsiasi cosa che abbiano i medesimi colori. Inoltre per lui vedere, nel tragitto da scuola, 4 auto gialle significava avere una Giornata Nera, 4 auto rosse una Giornata Straordinaria.


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