lunedì 17 dicembre 2012

STATI dell'IO- Moiso e Novellino

Il primo libro di questo blog è fresco fresco di lettura e si chiama "Stati dell'Io". Gli autori, Carlo Moiso e Michele Novellino, cercano di fare ordine nel marasma di idee emerse dal filone dell'analisi transazionale e provano a spiegare in modo più semplice possibile i principi di questa teoria. Mi sembra un buon inizio per chi volesse iniziare ad avvicinarsi con interesse a questo filone psicologico, tenendo conto, come dicono gli autori stessi, che questo libro non è altro che una sintesi e non sostituisce tutta la letteratura a riguardo. Io in questo post farò quindi una sintesi della sintesi (o per lo meno ci provo :D).

Per prima cosa cos'è l'analisi transazionale e da dove salta fuori questa teoria. Viene per la prima volta teorizzata da Eric Berne nel 1961 con il suo primo testo Transactional Analysis in Psychoterapy e viene presentata inizialmente come un'analisi strutturale, cioè ad una descrizione della personalità e degli stati dell'Io, e in seguito come un'analisi delle relazioni dinamiche degli individui. In questo post mi limito a descrivere in questo modo Berne e la sua teoria perchè sicuramente mi accingerò a leggere i principali libri dell'autore.

Classicamente l'Analisi Transazionale viene divisa in quattro aree:


  1. L'analisi strutturale: in questa area vengono distinti tre diversi Stati dell'Io: l'Io Adulto, la parte logica e razionale di ognuno di noi, l'Io Bambino, la parte creativa con caratteristiche infantili  e l'Io Genitore, caratterizzato da pensieri, reazioni emotive e stili comportamentali provenienti dall'esterno (norme, morale, fede ecc). Il Bambino può manifestarsi sotto due forme: il Bambino Adattato, che esibisce un comportamento che si può dedurre essere sottomesso alla influenza genitoriale, e il Bambino Naturale che esibisce forme autonome di comportamento. Esistono inoltre due funzioni operative per il Genitore che può essere Normativo con atteggiamenti proibitivi o imperativi, e il Genitore Affettivo, che si manifesta con una serie di atteggiamenti di natura permissiva. In ogni Stato dell'Io esistono un versante positivo e un versante negativo: per positivo si intende quel versante le cui operazioni favoriscono scelte e comportamenti di tipo costruttivo per l'individuo e la società; per negativo s'intende quel versante le cui operazioni favoriscono, attraverso scelte e comportamenti auto-eterodistruttivi. Berne osservò che i tre stati dell'Io presentano le seguenti proprietà: il il potere esecutivo, cioè il potere che ognuno dei tre stati dell'Io ha di assumere il controllo dell'attività neuromuscolare dell'organismo; l'adattabilità, cioè la capacità di ognuno dei tre stati dell'Io di essere usato per rispondere comportamentalmente a stimoli sociali; la fluidità biologica, cioè la facoltà di ognuno dei tre stati dell'Io di cambiare e di evolversi; l'intelligibilità, per cui ogni individuo può con l'introspezione, dire in quale stato dell'Io si trovi a un dato momento. Queste proprietà rendono possibile diagnosticare gli stati dell'Io sia in se stessi che negli altri.  
  2. L'analisi delle transazioni: si occupa degli scambi di stimoli e risposte tra persone. La transazione è uno scambio tra due persone, che consiste in uno stimolo e una risposta fra specifici stati dell'Io. Berne sottolinea che essere stimolati costituisce uno dei bisogni primari degli organismi evoluti. Sviluppa in questo modo il concetto di carezza, cioè una qualsiasi azione che comporti il riconoscimento di una persona, soddisfacendone così la fame di carezze. Le carezze vengono classificate in base alla modalità di espressione (fisiche, verbali e mimiche), alla direzione (condizionate, date per avere un determinato comportamento, incondizionate, cioè date per l'essere della persona), all'intento (positive, negative) e l'esito (costruttive, improduttive, distruttive). La carezza non arriva solo dall'esterno ma può essere interna attraverso il dialogo interno. Ogni volta che un individuo inizia una transazione ha la scelta dello stato dell'Io con il quale iniziare con il quale rispondere allo stimolo. inoltre, ogni conversazione consiate in una serie di transazioni legate fra loro. Le transazioni più comuni sono:- transazione semplice: interessano negli interlocutori due stati dell'Io. I due interlocutori possono usare lo stesso stato, per esempio entrambi lo stato Adulto, transazioni tra omologhi, ("che ore sono?" "Sono le tre"), oppure avere uno lo stato di Genitore e uno Bambino, transazione non tra omologhi, ("ti voglio bene" "ne ho bisogno"). -transazione complesse: possono essere incrociate, cioè lo stimolo viene pensato per interlocutori dello stesso stato, ma la risposta viene dato da stati diversi. Per esempio uno stimolo è pensato da Adulto a Adulto ("Come sta?") ma la risposta viaggia da Genitore a Bambino ("Pensi piuttosto a se stesso!"). l'altro tipo di transizioni complesse sono le transazioni ulteriori e sono caratterizzate dalla presenza di un messaggio ulteriore che corrisponde a un livello psicologico nascosto. Il messaggio psicologico può essere o no inconsapevole (es: ""mi piaci davvero vestita così" aggrottando la fronte con disapprovazione"). -transazione a carambola: è una transazione ulteriore, in cui il messaggio è diretto a una terza persona presente (il padre che dice alla madre con il figlio presente "Penso che Marco dovrebbe studiare di più!")-transazione della forca: è una transazione ulteriore, in cui il messaggio psicologico è teso a ottenere l'approvazione altrui su un comportamento autodistruttivo (un alcolista ad un membro del gruppo di Anonimi Alcolisti "Ieri ho fatto una bevuta con gli amici, eh eh sono proprio inguaribile!").
  3. L'analisi dei giochi psicologici: il costrutto di giochi psicologici ha avuto un'evoluzione costante. Inizialmente Berne li definiva come delle "serie continuata di transazioni ulteriori, che tendono ad un tornaconto ben definito e prevedibile". Può essere quindi definito anche come un meccanismo manipolatorio appreso, che inizia con una svalutazione e termina con una conferma degli assunti di base del copione sia a livello cognitivo che emotivo. Sono caratterizzati dalla loro ripetitività e si svolgono al di fuori della consapevolezza Adulta. I giochi si classificano in base al grado di disagio che provoca nei giocatori, in base all'intensità di stress (leggeri e pesanti), lo scopo del gioco (tornaconto, motivi, vantaggi) e i ruoli (salvatore, persecutore, vittima). Un tipico gioco psicologico in una coppia potrebbe essere per esempio il seguente: Y dice "Lascia che io ti aiuti!" e  Z risponde " Sì, abbi cura di me!"; in questo caso Y gioca a "Che faresti senza di me" e Z gioca a "Povero me!", avendo uno il ruolo di salvatore e l'altro da vittima. 
  4. L'analisi del copione: Berne definisce il copione come "un piano di vita basato su una decisione presa nell'infanzia, rinforzata dai genitori, giustificata dagli eventi successivi, e che termina con un'alternativa prescelta dalla persona". In altre parole questo piano di vita è basato sulle decisioni che una persona può prendere a ogni tappa del suo processo evolutivo, le quali limitano la sua consapevolezza, inibiscono la sua spontaneità e anche la sua intimità, rendendolo poco flessibile e poco autonomo. I copioni psicologici possono essere classificati secondo il tempo (modalità temporali in cui si svolgono: mai, sempre, prima, dopo, quasi, a finale indeterminato), secondo il destino (costruttivo, distruttivo e improduttivo), secondo l'intensità (intesa come il rapporto tra tempo trascorso in comportamenti di copione e tempo trascorso in comportamenti non di copione), secondo la gravità (secondo il grado di distruttività presente nel copione), secondo la patogenesi (introiettato, traumatico e misto), secondo l'estensione (ci si riferisce alla vastità della popolazione che ne condivide gli assunti base del copione: culturale, subculturale, familiare, individuale).
Il libro, inoltre, affronta tematiche importanti quali le tappe evolutive degli stati dell'Io, la strutturazione del tempo, la patologia degli stati dell'Io, la simbiosi e la svalutazione, il ricatto ecc ecc.
Sicuramente si tratta di un libro denso di informazioni, complesso nella terminologia e non così immediato nella comprensione di alcuni costrutti. Il merito di questi due autori è l'aver amalgamato la teoria di Berne con le teorie nate in seguito nella scuola dell'Analisi Transazionale.

Nessun commento:

Posta un commento